lunedì 15 marzo 2010

il Parco sofferto



La torre della luna del casale di Monte Ciocci


Finalmente il sogno chiamato parco di Monte Ciocci sta per diventare realtà dopo battaglie durate circa mezzo secolo! I lavori sono già iniziati e la fine è prevista per il 2011. Noi cittadini di Via Anastasio II, Valle Aurelia, Balduina e Trionfale, alla fine siamo riusciti ad avere il tanto sospirato Parco. Dal 2002 lo attendavamo, quando fu inserito nel piano regolatore lo abbiamo reclamato insieme ad altre associazioni ambientaliste riunite nel Coordinamento delle Associazioni del Parco del Pineto, volendo quest'area verde di 40 ettari come "ponte di collegamento" con il Parco di Monte Mario e quello del Pineto, per realizzare la grande via verde all'interno di Roma.

Destinato a verde pubblico fin dal 1947 il colle che apparteneva all' antica famiglia Ciocchi del Monte di Papa Giulio III, è da sempre considerato uno dei più spettacolari punti panoramici della città: da lì si ammira tutto l' «ager Vaticanus» e un' inedita visione della cupola di San Pietro.








L'area demaniale è compresa tra via delle Medaglie d'Oro, via Simone Simoni, via Anastasio II, via Baldo degli Ubaldi, via di Valle Aurelia e la Ferrovia Roma Viterbo. Al suo interno c'è il famoso "Monte Ciocci" legato, nell'immaginario collettivo, alle scene della baraccopoli del film di Ettore Scola "Brutti, sporchi e cattivi" con la memorabile interpretazione di Nino Manfredi.






Si tratta di una meraviglia naturalistica che, dopo anni di abbandono e degrado con le baraccopoli abusive innestate al suo interno, finalmente rinascerà come parco preservando una delle aree paesaggistiche più belle di Roma.

Un risultato che premia gli sforzi e la caparbietà nella lotta, innanzitutto delle Associazioni e Comitati cittadini che si sono spontaneamente formati negli anni per difendere quest'area pressando con forza le varie amministrazioni che si sono susseguite nel tempo. Comunque grati, noi vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono fatti carico delle nostre istanze e che hanno certamente contribuito alla risoluzione di questo annoso problema che i cittadini non erano più in grado di sostenere.

Forse il nostro viaggio termina quì almeno, per ora. Ma sarà nostra cura informare i cittadini degli sviluppi e l'andamento dei lavori nella speranza che i termini siano rispettati in modo di poter usufruire finalmente della nostra area verde.