venerdì 5 agosto 2011

buon ferragosto

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Relazione dello stato attuale di Monte Ciocci.

Come un attento lettore può osservare abbiamo omesso volutamente " il futuro parco di Monte Ciocci" proprio perchè "futuro" è ormai un eufemismo. Noi cittadini di Via Anastasio II e zone limitrofe il parco non lo vedremo mai, mentre una crescente discarica e alloggio di gente di ogni tipo va sempre più prendendo forma.

Parlare di Monte Ciocci oggi nello stato in cui versa il mondo e in particolare il nostro Paese, è anche imbarazzante e si può dire che Monte Ciocci rispecchia molto il caos in cui siamo precipitati. Ma noi continueremo a denunciare imperterriti il disgustoso stato di questo luogo, perchè di mezzo ci sono i nostri soldi mal spesi.

Oggi, come spesso facciamo, abbiamo sollevato il bandone di lamiera, scardinato da chi in quegli anfratti ne ha fatto la propria lurida, lercia dimora, che delimita il perimetro di quello che da 2 anni dovrebbe essere il cantiere dei lavori del cosidetto parco e che ad oggi dovrebbe essere finito. Abbiamo percorso il sentiero tracciato l'anno scorso dalle ruspe, ma che ormai a nulla è valso quel lavoro perchè la vegetazione sta ricoprendo il tutto, e ci siamo innerpicati sulla cima, che diventa mozzafiato appena si oltrepassa lo schifo creato sul ponte della vecchia ferrovia.

Tentare di descrivere per immagini e parole quello che si vede è veramente difficile, poichè olezzi e altri particolari che saltano all'occhio nudo con violenza a chi percorre la zona, non sono così ben visibili a quello dell'obiettivo.

I materiali che vengono quì scaricati da anni sono di tutti i tipi e la sporcizia che viene oggi prodotta anche dalle comunità che vi abitano e che sono i reali fruitori di questa zona verde, aumenta di giorno in giorno. L'unica immagine bucolica rimasta è la presenza di capre e pecore che pascolano quì giù nella valle...però tra i rifiuti.

Il sentiero tracciato porta a una irta scaletta rifatta su quella antica e che come l' antica sta scivolando giù, dopo però meno di un anno dal suo rifacimento. Stanchi ma sempre e per sempre battaglieri, abbiamo denunciato non si sa qualte volte e da quanti anni, questo stato di degrado a tutte le autorità competenti ed abbiamo constatato purtroppo la loro inefficenza.

Sappiamo che gli interventi, se sono stati fatti, ma non se ne vedono tracce, costano a noi cittadini molte migliaia di euro. Sappiamo che questi interventi, anche se effettuati sporadicamente, non fanno altro che spostare il problema di quà e di là nel verde che viene ferito sempre di più con ogni tipo di sporcizia. Siamo stufi di sentire che questo posto è difficile da regolamentare perchè ci sono delle difficoltà burocratiche, mentre invece siamo certi, che non ce ne saranno quando verrà costruita l'arteria dell'art. 11 che porterà al centro commerciale di Valle Aurelia. Oppure nessun problema se invece di creare uno spazio vitale per noi cittadini che paghiamo tasse salate e viviamo immersi negli effluvi dei gas di scarico delle automobili che sfrecciano da ogni parte, ci fosse la possibilità di creare altri parcheggi privati o qualsiasi cosa con cui si possa speculare. Ma questo per fortuna, visto il terreno che ormai è costituito da materiale di risulta misto a spazzatura, non potrà essere utilizzato in altro modo che non come quello per cui esiste: discarica a cielo aperto e sotto gli occhi anche dei turisti che percorrono sia il marciapiede di Via AnastasioII che dall'alto della ferrovia Roma Viterbo, e tutto questo a due passi dalle Mura Vaticane.

Sono passati molti anni dal film di Ettore Scola che abbiamo citato su un post precedente, forse dovremmo invitarlo di nuovo perchè questo luogo potrebbe ispirarlo ancora una volta per una storia più moderna e ancora più grottesca e triste. Noi intanto abbiamo una bella stazione di servizio perchè ne avevamo tanto bisogno ma che quantomeno tiene in ordine il suo spazio e abbiamo un bel nutrito numero di zingari che suonano anche alle nostre porte.

Che i nostri soldi vadano si a drastici interventi per risolvere almeno questa situazione soprattutto perchè il parco è solo un miraggio, ma che affidino questo tipo di intervento agli uomini dell'Esercito e non ad altri. Se però non saranno seguiti da una costante presenza in loco di qualcuno che vigili in questo posto,un guardiano, che ci costerebbe meno di quanto si dovrà spendere per bonificare la zona e per gli interventi della forza pubblica, a nulla serve correre dietro al topo perchè lui conosce bene ogni anfratto, con la piccola differenza che il topo animale crea meno disastri di quelli di cui è capace l'essere umano.

Buon ferragosto