
Riscontro la sua informazione sul realizzando parco di monte ciocci. Come già anticipato nel corso del nostro incontro sono disponibile a fare il punto con il direttore dei lavori e gli uffici di Roma Capitale al fine di verificare congiuntamente lo stato dei lavori ed il progetto nella parte del parco che più vi riguarda. Credo possa essere l'occasione per cercare di risolvere le criticità da voi denunicate. Attendo una vostra comunicazione al riguardo cordiali saluti e a presto .
Federico Guidi
Gentile Sig. Guidi,
dal nostro ultimo incontro la situazione quì, anche se sembra impossibile perchè ci dovrebbe essere un limite a tutto, peggiora di giorno in giorno, questo è principalmente il motivo della pressione con le nostre email. Noi abitanti della zona siamo molto preoccupati anche per la nostra sicurezza per quanto riguarda gli insediamenti, oltre al degrado sempre più insostenibile con presenza di topi ed insetti vari che infestano la zona sgradevolmente. Abbiamo anche constatato che quei pochi lavori fatti sono cancellati quasi del tutto, per cui inutili. Anche sulla parte alta ( Lucio Apuleio) si sono spesi soldi con strani giochi per bimbi che esteticamente a noi sembrano inadatti all'ambiente intorno, senza soffermarci su altri particolari sempre di spesa per un Parco che avremmo voluto che mantenesse molto della sua naturalezza.
Le rassicurazioni di impegno per la risoluzione del problema data anche l'urgenza non ci bastano più. Vogliamo vedere la zona risanata al più presto. Siamo anche noi sempre disponibili ad un incontro ma vorremmo soprattutto vedere che qualcosa si muove verso il definitivo.
Nel ringraziarLa per l'attenzione Le lascio anche un recapito telefonico per contatti : 338.4670412
Cordiali saluti
Comitato per la Salvaguardia di Monte Ciocci
Al rappresentante del
Comitato per la Salvaguardia di Monte Ciocci
Decido di rompere il silenzio che, per responsabilità istituzionale, ho voluto impormi per molti mesi sulla triste vicenda di Monte Ciocci.
Grazie ai continui scambi e alle varie “passeggiate” insieme per quello che ci ostiniamo ad immaginare il Parco di Monte Ciocci ben sai che il silenzio non è stato inoperoso e ho continuato a seguire condividendo di volta in volta speranze apprensioni promesse disillusioni, ma soprattutto quel giusto grado di indignazione che impedisce di cedere al senso di impotenza e di rassegnazione.
L’ineluttabilità delle circostanze dipende, secondo i diversi gradi di responsabilità, da ciascuno di noi.
E’ proprio per questo che oggi sento di dover rompere il silenzio, per quel poco o tanto che possono valere le mie parole e le mie azioni, e di farlo con semplicità e con gli strumenti a mia disposizione.
La prima parola che sento sinceramente di poter dire è: grazie.
Grazie perché continui ad indignarti da anni e da anni continui ad assumere una responsabilità civica di informazione, denuncia e rappresentanza e a non rassegnarti di fronte a troppe mancate promesse e a penosi e talvolta colpevoli ritardi dell’Amministrazione per i quali sento, pur non avendo evidentemente una responsabilità in senso diretto anche per il modesto ruolo di Consigliere Municipale, di dover chiedere scusa a te e ai cittadini che rappresenti.
Non me ne voglia l’onorevole Guidi che non conosco personalmente ma che so da molti anni presente sul tema: arriva un momento in cui ai cittadini “il punto della situazione” non basta più.
Perché è davvero sempre lo stesso punto, anzi no: la situazione peggiora.
Arriva un momento in cui diventa intollerabile che il capo distretto dell’AMA di zona, tempestivamente interessato assieme al Consigliere Ciardi in qualità di Delegato dal Sindaco alla Sicurezza e al Comandante del XVII Gruppo di Polizia Roma Capitale, dal Presidente del Municipio XVII a seguito delle segnalazioni circa la preoccupante recrudescenza del fenomeno degli insediamenti abusivi, possa rispondere (cito testualmente):“dagli elementi in mio possesso, e dopo una verifica sul posto, non è stato possibile riscontrare presenza di accampamenti di senza fissa dimora”.
Ampia documentazione fotografica attesta il contrario, ed io mi sento offesa come cittadino e come rappresentante delle Istituzioni da una tale risposta.
Ancora ieri sera, nell’ultima incursione, ho verificato di persona l’aumento considerevole sia degli insediamenti sia del cumulo di immondizie circostante.
Peraltro ridiscendendo dal Monte ed essendosi fatta ora di cena, è stato possibile assistere in diretta al “conferimento” del pattume residuo dall’antico ponte della Ferrovia giù per la scarpata.
Come è stato possibile raccogliere in diretta la testimonianza di un cittadino che portava a spasso il cane e raccontava di una rissa avvenuta circa un mese fa lungo via Anastasio II, che aveva visto la partecipazione anche dei bambini dei diversi gruppi.
Parlavo di responsabilità istituzionale che mi induceva al silenzio e vorrei spiegarmi meglio.
Ho iniziato ad occuparmi di Monte Ciocci all’inizio del mandato elettorale quando al ritorno dalle ferie registrammo la fulminea comparsa su via Anastasio II, proprio dove attendevamo l’accesso all’ormai fantomatico Parco di Monte Ciocci, di una magnifica pompa di benzina dell’Api che con il tempo abbiamo imparato a considerare un male minore, ma che all’epoca suscitò nei cittadini sorpresa sgomento sconforto e indignazione, in me anche la necessità di capire ed approfondire.
Così, di scoperta in scoperta:
-I “disguidi” amministrativi che avevano condotto alla Concessione dell’area per l’edificazione della pompa di benzina in conflitto oltre che con il progetto di Parco anche con l’art 11 (vedi oltre);
- il progetto di riqualificazione di Valle Aurelia previsto nel XVIII Municipio (art 11) che prevede la realizzazione di un grande centro commerciale e di una rampa di accesso da via De Cristofaro e che rischiava di precludere l’accesso al Parco ivi previsto (pericolo scongiurato) e lo preclude invece inesorabilmente da Piazza Bergamini ;
-la inenarrabile storia dei “pecorari” in cima al Monte che da anni e senza titolo alcuno (ovvero abusivamente) occupano suolo demaniale, esercitano indisturbati attività di pastorizia protetti da cani pastore che precludono l’accesso all’Area da parte dei residenti, ma soprattutto con la loro presenza e nonostante i tentativi esercitati dai responsabili del procedimento nel tempo di risolvere la questione hanno determinato gran parte dei ritardi accumulati nell’esecuzione dei lavori;
Queste solo le più importanti scoperte.
Esaurita la fase istruttoria e coinvolta la Commissione Ambiente del Municipio (voglio ricordare ancora una volta che il Municipio XVII non esercita una competenza diretta in quanto l’intera area del nascituro Parco appartiene ai Municipi XVII e XVIII) ho sottoposto all’attenzione del Consiglio, che lo ha approvato in data 17/3/2009 l’atto che allego.
Finalmente ad un certo punto i lavori hanno avuto inizio (per la storia possono rintracciarsi informative sul mio sito www.antonellapollicita.it).
Nella consapevolezza della complessità obiettiva della situazione e non avendo particolarmente a cuore l’infierire sulle manchevolezze dell’avversario politico, quanto più la realizzazione del Parco, ho ritenuto opportuno continuare a seguire con discrezione ma in contatto continuo con il Responsabile del Procedimento l’andamento dei lavori.
Per quanto attiene la questione degrado ed insediamenti era (ed è) mia ferma convinzione che solo la definitiva riqualificazione dell’Area con la realizzazione del Parco e della cancellata prevista dal progetto porrà fine definitivamente al problema.
Pertanto nei mesi scorsi, quando è sembrato che i lavori procedessero lentamente ma con una certa regolarità, e poiché ritengo che i danari pubblici vadano ben impiegati ho ritenuto fosse tempo di stringere i denti ed indurre i cittadini all’ultima dose di pazienza.
Anche perchè gli interventi di sgombero da parte delle forze dell’ordine e bonifica da parte dell’Ama sono estremamente onerosi (tra i 40 e gli 80 mila euro il costo medio) e risultano totalmente inutili ed inefficaci se non accompagnati da azioni positive di recupero delle Aree.
L’esperienza insegna che, in assenza di questa azione congiunta, a distanza di giorni talvolta solo di ore, le presenze dei tanti disgraziati per i quali evidentemente non si riesce a trovare soluzioni efficaci né in termini repressivi né di recupero sociale ed integrazione, si ripropongono tal quali nello stesso sito o al monte a fianco.
A tale proposito allego anche la mozione n. 13 predisposta insieme ad alcuni colleghi ed approvata in Consiglio di Municipio il 3 /5 u.s. in riferimento ai ripetuti sgomberi avvenuti alle pendici di Monte Mario, l’ultimo dei quali nel mese di marzo trionfalmente annunciato dal Sindaco a mezzo stampa come definitivo in quanto pronto un progetto di riqualificazione e messa in sicurezza dell’Area
Di ieri la notizia che si registrano di nuovo presenze abusive: si rende necessario un nuovo intervento.
Il cittadino è beffato due volte: è indotto a credere che il problema verrà risolto e contribuisce con le tasse ad interventi inutili ed inefficaci.
Credo che la misura sia colma, anche in considerazione della tua amara riflessione, circa la raccolta differenziata che partirà a breve nel nostro Municipio: una discarica a cielo aperto alle pendici del Monte non aiuta certo la cittadinanza a quel salto di mentalità necessario ad affrontare i disagi collegati alle nuove modalità di conferimento dei rifiuti.
Anche per questo, condividendo con il Presidente della Commissione Ambiente tali riflessioni, ho sollecitato un sopralluogo da parte della stessa invitando il Dipartimento competente ad assicurare la presenza e la produzione della necessaria documentazione al riguardo per concludere un lavoro istruttorio e formulare le nostre proposte.
La Commissione si riunirà il 7 settembre p.v. alle ore 9.00.
Se, come temo ed appare sempre più evidente, le continue assicurazioni circa i tempi di conclusione dei lavori del Parco non potranno avere conferma per ulteriori sopraggiunte difficoltà (un ordigno bellico rinvenuto un mese fa, pendenze da ridisegnare anche a causa della natura del terreno e del troppo tempo trascorso dalla fase progettuale originaria e delle piogge, etc) a mio avviso si rende a questo punto necessario, da parte dell’Amministrazione Centrale, un intervento deciso ed indifferibile relativo alla sicurezza che preveda, come anche da te suggerito, un’adeguata illuminazione e l’installazione di telecamere al fine di garantire quel minimo di sicurezza e decoro che restituiscano dignità ai cittadini ed al quartiere.
Ad ogni buon conto credo che chiunque abbia responsabilità politico amministrative e competenza sull’argomento dovrebbe fare una “passeggiata” per rendersi conto di persona.
Ho motivo di ritenere che i responsabili della sicurezza possano condividere una impostazione non esclusivamente “repressiva”, anche per l’onerosità in termini di impiego di risorse umane distolte da altri importanti compiti a servizio della cittadinanza, come risulta da verbali di Commissione degli scorsi mesi.
Ai Comitati continuare a denunciare.
A noi, Ente di prossimità, fornire con chiarezza analisi e proposte.
All’Amministrazione Centrale rispondere con fatti.
Con stima e con l’augurio di poter vedere questo pezzo di Città verde e fruibile per tutti noi
Antonella Pollicita
consigliere XVII municipio
Gentile Antonella Pollicita,
La ringraziamo innanzitutto per l'attenzione al problema ampiamente esposto in una serie di dovute segnalazioni. Dobbiamo riconoscere che Lei è stata l'unica persona istituzionale sempre partecipativa alle nostre istanze ma soprattutto pronta ogni qualvolta che abbiamo sollevato la questione, a voler rendersi conto personalmente di ciò che il Comitato denuncia, cosa che avremmo gradito anche da chi da anni viene messo al corrente dello stato penoso e vergognoso in cui versano le pendici di Monte Ciocci parte di un Parco che doveva essere finito agli inizi del 2011 e finalmente fruibile agli abitanti e che avrebbe scoraggiato tutti gli insediamenti a tutt'oggi più presenti. La precisa risposta della Sua email mette in luce aspetti, soprattutto economici, dei quali non conoscevamo l'entità e che ci fanno con più forza ribadire che bisogna smettere di sprecare i nostri soldi in modalità che abbiamo visto non hanno portato da nessuna parte...anzi!.
Restiamo sempre in fiduciosa attesa che si trovi una via d'uscita al problema che se persisterà ancora per altro tempo troveremo il modo di farci ascoltare una buona volta per tutte.
Cordiali saluti.
Comitato per la Salvaguardia di Monte Ciocci



