martedì 18 marzo 2008

oggi

Ecco nei post precedenti abbiamo ripercorso sinteticamente i passi del tentativo di difendere un bene di vitale importanza per un quartiere romano inghiottito dal cemento con strade intorno di massimo scorrimento di auto che probabilmente senza l'attiva azione di un gruppo di cittadini sarebbe già stato perso. Ora la battaglia non è finita anzi sicuramente i lavori per l'apertura del Parco di Monte Ciocci slitteranno a non si sa a quando, ma tutti noi siamo determinati a difendere questa piccola ricchezza che però oggi è ancor più sofferente dello stato di degrado in cui è stato abbandonato.

risposte

Questa è la risposta del Comune alla nostra lettera di indignazione in cui chiedevamo chiarimenti in merito alla questione e nel tentativo di fermare i lavori della costruzione della stazione di servizio:


Gentili cittadini,

in relazione a quanto segnalato, si informa che con Determinazione Dirigenziale n. 1044 del 14 ottobre 2003 di questo Dipartimento VIII, a conclusione dell’iter istruttorio di competenza, la società Api spa è stata autorizzata ad arretrare, su area di proprietà del demanio dello Stato, le attrezzature dell’impianto per la distribuzione di carburanti ubicato sul marciapiede di via Anastasio II angolo via Pietro De Cristoforo, la cui attività è stata sospesa e le attrezzature rimosse con Determinazione Dirigenziale n. 512 del 20 luglio 1992 per consentire l’esecuzione dei lavori per la realizzazione della linea A della metropolitana (prolungamento Ottaviano – Battistini).

A dimostrazione della disponibilità dell’area, la società ha presentato copia di un atto di locazione datato 27 giugno 2003, registrato presso l’Ufficio delle Entrate Roma 5.

Successivamente, il Dipartimento IX ha rilasciato in data 5 luglio 2006 il Permesso di costruire n. 752 per l’esecuzione delle opere relative all’arretramento dell’impianto.

Nei giorni scorsi naturalmente, a seguito delle vostre segnalazioni, è pervenuta anche allo scrivente Dipartimento VIII l’informazione dell’approvazione del Piano di utilizzazione per tutta l’area di Monte Ciocci, con un diverso utilizzo dell’area destinata all’arretramento dell’impianto carburanti.

Per quanto di competenza, è possibile prendere visione degli atti sull’argomento giacenti presso lo scrivente Dipartimento ed, eventualmente, estrarne copia secondo le modalità previste dal Regolamento di accesso ai documenti amministrativi, presso lo Sportello Carburanti in via dei Cerchi 6, piano 2°, nelle giornate di apertura al pubblico (martedì 9 – 12 e 15 – 16; giovedì 9 – 17), prendendo preventivo appuntamento telefonico (06.6710.3743 – 06.6710.3707).

Cordiali saluti

Vincenzo Roversi – Sportello Carburanti del Dipartimento VIII


Cosa è successo allora? Possibile che il Comune non fosse a conoscenza che quell'area destinata al Parco fosse già impegnata nell'opera di costruzione della stazione di servizio?
In ogni caso l'assessore all'urbanistica Morassut si è impegnato a trovare delle soluzioni per far spostare in altro luogo la concessione alla stazione di servizio e a tutt'oggi è questo che i cittadini si augurano.


Seguono le lettere:

Gent. Assessore Morassut

Come certamente Le sarà noto, il nostro comitato ha ricevuto nel giorno 8 gennaio la telefonata del suo collaboratore Sig. Tintinelli che ci rassicurava sulla sorte del parco ed in particolare sulla certezza che la sede della nota stazione di servizio sarà spostata in altro luogo. Ci ha inoltre comunicato che avremmo in breve tempo avuto notizie riguardanti la nuova area individuata e le previsioni temporali dell’iter.

Nel ringraziarla quindi per il suo personale ed attivo interessamento dobbiamo purtroppo segnalarLe che nel frattempo tutta l'area di sedime dell’ex cantiere e la zona circostante, ambedue destinate quindi a parco, stanno quoditianamente peggiorando nel loro degrado e che i residenti sono giustamente preoccupati per l’igiene ed addirittura per la sicurezza di tutta la zona, che peraltro, giorno per giorno, costituisce anche per chi transita sulla Via Olimpica un sempre più penoso e controproducente spettacolo di deterioramento ambientale.

Il nostro comitato suggerisce quindi, soprattutto adesso che stiamo andando nel pieno della campagna elettorale, un aggiornamento delle informazioni sulla situazione urbanistica ed amministrativa ad uso della serenità dei residenti ed una periodica pulizia e sgombero dei rifiuti che man mano si accumulano proprio sull’area del futuro ingresso del parco, la cui valenza è per gli abitanti duplice, concreta e simbolica; è auspicabile anche una sorveglianza attiva dell’area in quanto preoccupante sede di senza fissa dimora i quali continuano ad installare precarie costruzioni che regolarmente vengono date alle fiamme causando gli incendi che si susseguono periodicamente.

Nella certezza che l’Amministrazione, anche nel proprio interesse, prenderà in carico le nostre corrette richieste, Le porgo i miei migliori saluti.

Comitato per la Salvaguardia di Monte Ciocci

La risposta del Comune:


Oggetto: Monte Ciocci

Come è noto l’On.le Walter Veltroni si è dimesso dalla carica di Sindaco di Roma e con lui gli Assessori della Giunta, pertanto ritengo opportuno informarLa direttamente dello stato di avanzamento dell’iter procedurale relativo alla realizzazione del Parco.

A seguito della pubblicazione del Piano di Attuazione del Parco Urbano di Monte Ciocci all’Albo Pretorio il 10 dicembre 2007, chiunque avesse avuto interesse avrebbe potuto presentare osservazioni entro l’8 febbraio 2008. Non essendo pervenute osservazioni, le prescrizioni del Piano divengono vigenti e quindi tutta l’area collinare è destinata a verde pubblico con vincolo d’inedificabilità.

Inoltre è stato pubblicato il 25 gennaio 2008 il bando di gara per la realizzazione della prima fase di attuazione del parco urbano di Monte Ciocci – I lotto funzionale, che include la risalita da via de Cristofaro. Entro il 1° aprile p.v. le imprese interessate dovranno presentare la loro offerta, successivamente verranno affidati i lavori all’impresa aggiudicataria, subordinatamente alla disponibilità delle aree e a tal fine stiamo perfezionando la procedura per l’acquisizione delle aree, di proprietà dell’Agenzia del Demanio.

Nonostante il Comune non sia responsabile rispetto ai problemi di sicurezza e degrado delle aree, non avendole prese in consegna, tuttavia ci stiamo adoperando affinché i Vigili urbani possano intervenire in tempi brevi.

Sono in corso trattative con l’API per lo spostamento dell’impianto e la Società si è resa disponibile al trasferimento, tuttavia l’area di cantiere del distributore non è stata ancora liberata dall’API dai serbatoi.

Certa che riusciremo presto a superare tutte le difficoltà e gli impedimenti e ad avviare il cantiere del Parco, affinché i cittadini abbiano certezza che l’impegno assunto dall’Amministrazione sia diventato realtà, vi porgo cordiali saluti

Il Dirigente Arch Rossella Caputo

Og

luglio 2007



......e a luglio 2007 tutto il quartiere esulta perchè inizia un gran movimento di
ruspe e di pulizia della parte di una delle future Porte del Parco di Monte Ciocci...l'entrata di Via Anastasio II



Ma tutto quel gran da fare che si protrae fino al 10 agosto non convince gli abitanti che
iniziano a sospettare qualcosa ed entrano nel cantiere dove all'interno è esposto un cartello che illustra cosa invece si sta allestendo: una gigantesca stazione di servizio.



Riparte la corrispondenza con il Comune di Roma per capire cosa stava succedendo, nel frattempo dilagano altri incendi di cui uno è durato due giorni propagandosi fino alla parte alta di Monte Mario,





e nella zona non circoscritta dal cantiere, spazzatura e macerie aumentano di giorno in giorno e tutto questo a 500 metri dalla città del Vaticano, adiacente ad una stazione della metro di importante smistamento di passeggeri italiani e soprattutto stanieri.

Pochi mesi dopo il Comune si impegna ufficialmente ad iniziare i lavori nel luglio del 2007 distribuendo dei bellissimi depliant in carta patinata con il progetto del futuro Parco di Monte Ciocci.



















Roma Capitale risponde

E mentre Monte Ciocci va a fuoco e non per la prima volta arriva la gentile risposta ai cittadini residenti.

Oggetto: salvaguardia del verde di monte Ciocci

Le comunichiamo che la presenza di una vasta area verde, prevalentemente demaniale, posta a cerniera tra i quartieri di Balduina, Trionfale e Aurelio, oggi percepita come barriera fisica, ha indotto l’Amministrazione Comunale a decidere di realizzare il Parco Urbano di Monte Ciocci.

Il progetto verrà presentato nel mese di ottobre nell’INFOBOX in corso di allestimento presso la Stazione della Metro A di Valle Aurelia, ma può già prenderne visione sul sito internet del Comune di Roma (seguendo il percorso: Dipartimento VI – la città verde – Parchi ed aree protette).

Il Parco di Monte Ciocci, individuato quale estensione del Parco di Monte Mario, è tutelato da un Piano di Utilizzazione a verde in corso di approvazione in Consiglio Comunale (Decisione di Giunta n° 136 del 26.07.06 con i pareri favorevoli delle Commissioni Consiliari e dei Municipi XVII, XVIII e XIX).

Il Piano di Utilizzazione prevede il consolidamento e il recupero naturalistico- ambientale delle aree dei versanti, la realizzazione di aree attrezzate a carattere ludico e sportivo, la valorizzazione delle aree belvedere, il recupero funzionale delle preesistenze storiche (Batteria Bini), la riqualificazione di piazza Ammiraglio Bergamini e il potenziamento del sistema di accessibilità al Parco.

Il Parco Urbano si estenderà per circa 24 ettari, di cui quasi 5000 metri quadrati destinati a parco giochi, mentre i percorsi ciclo-pedonali si svilupperanno per cinque KM.

Il progetto definitivo approvato, finanziato con i fondi della legge per Roma Capitale (L. 396/90), prevede l’avvio dei lavori per la primavera estate del prossimo anno con la sistemazione della sommità del colle attualmente già in uso al Comune di Roma.

Sono previsti i seguenti interventi: la realizzazione dei belvedere, di un percorso pedonale panoramico, di un’area gioco bambini, di un’area cani, del parcheggio per i disabili e la riqualificazione di via Domizia Lucilla come strada - parco.

Non appena completate le complesse procedure di esproprio ed acquisizione delle aree attualmente non disponibili, si provvederà al completamento degli interventi previsti, inclusa la realizzazione della “Porta del Parco” da via Anastasio II. Gli altri accessi saranno da viale delle Medaglie d’Oro, via Domizia Lucilla e via Lucio Apuleio.

La informiamo infine che l’area sul versante di via Anastasio II di cui Lei segnala lo stato di degrado, non è di proprietà comunale. L’area, individuata dal progetto definitivo approvato come “Porta del Parco”, è stata utilizzata come pertinenza di cantiere dalle Ferrovie, cui lo scrivente Ufficio ha segnalato la necessità di bonifica e di riconsegna al Demanio dello Stato per il successivo trasferimento al Comune, presupposto per la realizzazione della risalita alla sommità del colle.

La ringraziamo per la Sua partecipazione attiva in rappresentanza dei condomini di via Gino Nais e di Via Anastasio II, auspicando che il vostro impegno per la tutela del Parco come bene comune prosegua d’intesa con l’Amministrazione Comunale.

Cordiali saluti
Arch. Rossella Caputo

Il Direttore


La nostra risposta immediata:

Rif.: Vs. Lettera del 04/10/2006 – prot. QF 15887

Gentile Signora Caputo,

la ringrazio per la risposta che ritengo però inadeguata nei seguenti punti:

la destinazione dell’area a parco urbano non è cosa nuova, ma mentre abbiamo visto sventrare con grande solerzia il monte per far posto ai parcheggi privati, tutto il resto è stato abbandonato nel degrado totale che descrivo nella precedente lettera, dove peraltro non ho fatto cenno dei gravi e frequenti incendi causati dalla totale incuria dei luoghi. Per di più, allorché il primo lotto dei box auto fu presentato al Quartiere dal Sindaco del Municipio 17°, fu assicurato l’impegno dell’Impresa costruttrice a risistemare e manutenere a proprio carico, l’area verde circostante, dando la possibilità di accesso e passaggio ai cittadini, impegno questo del tutto disatteso.

Lei mi invita inoltre a prendere visione del progetto del Parco Urbano di Monte Ciocci sul sito del Comune con il percorso da Lei suggerito, dove non ho trovato niente di operativo e dettagliato, bensì una indefinita mappa di massima.. (percorso: sito internet del Comune di Roma- Dip.VI- La Città Verde-Parchi ed Aree protette)

La descrizione dettagliata che Lei ci fornisce del Progetto Parco Monte Ciocci è bellissima anche se ci auguriamo che non prevalga invasivamente l’aspetto ludico ma venga rispettata la natura propria del monte. Non vediamo la necessità di prevedere una spesa elevata. Le cose essenziali e prioritarie dovrebbero essere a nostro parere la rimozione dei materiali estranei che sono stati e sono tuttora scaricati alle propaggini e all’interno della zona boschiva ed il ripristino di sentieri agibili.

Quanto ai lavori di sistemazione che dovrebbero partire dalla parte alta del monte (sommità che Lei ci dice già in uso da parte del Comune di Roma), va notato che dove sorge la struttura della scuola di agraria, esiste già una vasta area verde recintata con attrezzature sportive, di cui tuttavia i cittadini non usufruiscono salvo che non si apra il cancello di accesso.
Infine Lei dichiara che sono ancora da completare le complesse procedure di esproprio.
In proposito, non siamo a conoscenza dei problemi relativi alle aree Medaglie d’Oro, via Domizia Lucilla e via Lucio Apuleio; ma riguardo la zona sottostante (via Pietro De Cristofori- via Anastasio II-Porta del Parco), e che è quella che stiamo tentando di difendere, l’Ente ferrovie ha risposto che la zona è stata riconsegnata già dal 2000.

La informiamo altresì che – a seguito degli esposti presentati – ci è stato anticipato telefonicamente dal Consigliere Chinnici del Municipio XVIII che è stata già deliberata la pulizia della suddetta zona:; e siamo ora in attesa del documento ufficiale.

Per concludere, il Consigliere On. Gilberto Casciani in data 06/10/2006 ha presentato una interrogazione al Sindaco e all’Assessore competente del Comune di Roma, per l’area in oggetto, da ripristinare perché venga usufruita dai cittadini residenti.


lunedì 17 marzo 2008

Questo è l'inizio



Questo è quel che rimaneva nel 2000 di una vasta area verde situata nel cuore di Roma nelle vicinanze del Vaticano. Di seguito leggerete una prima lettera con la quale il nostro Comitato ha iniziato a denunciare nel 2006 l'ormai insostenibile stato di degrado ambientale di tutta l'area, che ha creato malessere e disagi ai numerosi abitanti della zona, privandoli di un indispensabile e insostituibile polmone verde.

Al Sindaco di Roma Walter Veltroni

p.c.

Presidente della Circoscrizione XVII

Presidente della Circoscrizione XVIII

Dipartimento Ambiente - Servizio Giardini

Dipartimento Comunicazione e Turismo

Dipartimento Patrimonio

Dipartimento Territorio

Ufficio per Diritti dei Cittadini

Vi espongo un grave problema ambientale su cui dovreste attivamente interessarVi: il risanamento e la salvaguardia di quanto resta del verde di Monte Ciocci ed in particolare della zona lungo Via Anastasio II angolo Via Pietro De Cristoforo dove tutto il preesistente sistema del verde naturale è ormai abbandonato al crescente degrado, un’ignominia che si estende fino alle propaggine del Parco del Pineto.

Nei fatti, mentre il verde lungo Via De Cristofaro è stata in pochi anni eliminato per fare posto a due enormi parcheggi privati, il secondo dei quali ancora in corso di costruzione, il verde di Via Anastasio II è stato semplicemente abbandonato a sé stesso senza alcun controllo.

In questo modo, tutto il verde adiacente le due strade dalla stazione della metropolitana a Viale Degli Ammiragli, è stato devastato o, nel caso migliore, lasciato nella più completa incuria, e quel che ne resta è inutilizzabile per i cittadini che non hanno altre aree pubbliche a disposizione.

In particolare, la situazione creatasi è in evidente contrasto con le norme urbanistiche visto che i residenti di tutta l’affollatissima zona circostante, che vivono in palazzi di otto piani, non hanno più a disposizione quella dote di aree verdi che le norme urbanistiche comunali e nazionali prevedono negli appositi strumenti di legge.

La strada di grande ed intenso scorrimento Via Anastasio II, ovvero la celebrata Via Olimpica, è delimitata lungo questo tratto da una lunga fila di vecchi bandoni di lamiera malfermi ed arrugginiti, dietro cui vengono gettati o depositati rifiuti e materiali di ogni sorta, configurando la fascia verde come una vera e propria discarica abusiva.

E’ inaccettabile che questi bandoni - residuo del cantiere della metropolitana –siano ancora al loro posto - sopravvivendo probabilmente per il loro improprio utilizzo a cartellonistica abusiva nei periodi elettorali - , dopo un periodo di circa venti anni.

Nel centro di una città moderna quale Roma vuole essere e per di più nelle vicinanze del Vaticano, non e’ giustificabile il mancato recupero di quest’area alla civile disponibilità degli abitanti grazie al quale si darebbe anche respiro all’esile e pericoloso marciapiede che conduce alla vicina stazione della metropolitana di Valle Aurelia, evitando così che quest’area a soli due metri dalla carreggiata di Via Anastasio II continui a restare isolata e a completa disposizione di vandali potenzialmente pericolosi. Oggi nell’area può accadere di tutto, e qualunque danno ai cittadini sarà ad evidente carico delle autorità che permettono il protrarsi di questa situazione. Io stessa ho ancora una registrazione video di una bara scaricata quest’estate e rimossa dall’AMA su mia diretta segnalazione.

E’ doveroso che gli amministratori tengano presente l’utilizzazione completa ed indisturbata che gli abitanti della zona potevano avere di quest’area verde – e di tutto Monte Ciocci - fino a pochi anni fa. Questo era stato a suo tempo motivo di un benessere che aveva attratto buona parte di loro. La soprastante scuola di agraria, che ha recintato non sappiamo se a buon diritto gran parte del monte, la incontrollata costruzione di ricoveri abusivi da parte di extracomunitari nel resto della zona, le falde del monte inghiottite dal cemento degli immensi parcheggi e da un pseudo arredo urbano, rendono testimonianza della immediata ed ineluttabile necessità di un intervento urgente degli amministratori perlomeno su quanto si è salvato da tale scempio.

Tutto ciò è stato più volte e spesso denunciato dagli abitanti senza risultato alcuno, forse per un inaccettabile palleggiamento di competenze e responsabilità.

Augurandomi un sollecito riscontro per non dover iniziare una battaglia informativa con tutti i mezzi a mia disposizione, porgo i miei migliori saluti

Per conto dei condomini degli stabili di Via Anastasio II n. 311-319-327 e Via Gino Nais n.48.

In attesa di una sollecita risposta, grazie dell’attenzione e distinti saluti.