
Questo è quel che rimaneva nel 2000 di una vasta area verde situata nel cuore di Roma nelle vicinanze del Vaticano. Di seguito leggerete una prima lettera con la quale il nostro Comitato ha iniziato a denunciare nel 2006 l'ormai insostenibile stato di degrado ambientale di tutta l'area, che ha creato malessere e disagi ai numerosi abitanti della zona, privandoli di un indispensabile e insostituibile polmone verde.
Al Sindaco di Roma Walter Veltroni
p.c.
Presidente della Circoscrizione XVII
Presidente della Circoscrizione XVIII
Dipartimento Ambiente - Servizio Giardini
Dipartimento Comunicazione e Turismo
Dipartimento Patrimonio
Dipartimento Territorio
Ufficio per Diritti dei Cittadini
Vi espongo un grave problema ambientale su cui dovreste attivamente interessarVi: il risanamento e la salvaguardia di quanto resta del verde di Monte Ciocci ed in particolare della zona lungo Via Anastasio II angolo Via Pietro De Cristoforo dove tutto il preesistente sistema del verde naturale è ormai abbandonato al crescente degrado, un’ignominia che si estende fino alle propaggine del Parco del Pineto.
Nei fatti, mentre il verde lungo Via De Cristofaro è stata in pochi anni eliminato per fare posto a due enormi parcheggi privati, il secondo dei quali ancora in corso di costruzione, il verde di Via Anastasio II è stato semplicemente abbandonato a sé stesso senza alcun controllo.
In questo modo, tutto il verde adiacente le due strade dalla stazione della metropolitana a Viale Degli Ammiragli, è stato devastato o, nel caso migliore, lasciato nella più completa incuria, e quel che ne resta è inutilizzabile per i cittadini che non hanno altre aree pubbliche a disposizione.
In particolare, la situazione creatasi è in evidente contrasto con le norme urbanistiche visto che i residenti di tutta l’affollatissima zona circostante, che vivono in palazzi di otto piani, non hanno più a disposizione quella dote di aree verdi che le norme urbanistiche comunali e nazionali prevedono negli appositi strumenti di legge.
La strada di grande ed intenso scorrimento Via Anastasio II, ovvero la celebrata Via Olimpica, è delimitata lungo questo tratto da una lunga fila di vecchi bandoni di lamiera malfermi ed arrugginiti, dietro cui vengono gettati o depositati rifiuti e materiali di ogni sorta, configurando la fascia verde come una vera e propria discarica abusiva.
E’ inaccettabile che questi bandoni - residuo del cantiere della metropolitana –siano ancora al loro posto - sopravvivendo probabilmente per il loro improprio utilizzo a cartellonistica abusiva nei periodi elettorali - , dopo un periodo di circa venti anni.
Nel centro di una città moderna quale Roma vuole essere e per di più nelle vicinanze del Vaticano, non e’ giustificabile il mancato recupero di quest’area alla civile disponibilità degli abitanti grazie al quale si darebbe anche respiro all’esile e pericoloso marciapiede che conduce alla vicina stazione della metropolitana di Valle Aurelia, evitando così che quest’area a soli due metri dalla carreggiata di Via Anastasio II continui a restare isolata e a completa disposizione di vandali potenzialmente pericolosi. Oggi nell’area può accadere di tutto, e qualunque danno ai cittadini sarà ad evidente carico delle autorità che permettono il protrarsi di questa situazione. Io stessa ho ancora una registrazione video di una bara scaricata quest’estate e rimossa dall’AMA su mia diretta segnalazione.
E’ doveroso che gli amministratori tengano presente l’utilizzazione completa ed indisturbata che gli abitanti della zona potevano avere di quest’area verde – e di tutto Monte Ciocci - fino a pochi anni fa. Questo era stato a suo tempo motivo di un benessere che aveva attratto buona parte di loro. La soprastante scuola di agraria, che ha recintato non sappiamo se a buon diritto gran parte del monte, la incontrollata costruzione di ricoveri abusivi da parte di extracomunitari nel resto della zona, le falde del monte inghiottite dal cemento degli immensi parcheggi e da un pseudo arredo urbano, rendono testimonianza della immediata ed ineluttabile necessità di un intervento urgente degli amministratori perlomeno su quanto si è salvato da tale scempio.
Tutto ciò è stato più volte e spesso denunciato dagli abitanti senza risultato alcuno, forse per un inaccettabile palleggiamento di competenze e responsabilità.
Augurandomi un sollecito riscontro per non dover iniziare una battaglia informativa con tutti i mezzi a mia disposizione, porgo i miei migliori saluti
Per conto dei condomini degli stabili di Via Anastasio II n. 311-319-327 e Via Gino Nais n.48.
In attesa di una sollecita risposta, grazie dell’attenzione e distinti saluti.
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